lunedì 5 febbraio 2018



DVD INTERATTIVO SUBBUTEO O CALCIO DA TAVOLO?

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pungolonews@yahoo.it 







In questo manuale interattivo ho raccolto piccoli contributi che spero risulteranno utili, descritti in una sorta di manuale interattivo con esercizi, video e spiegazioni sul calcio da tavolo agonistico. Avrete infatti, collegamenti ipertestuali e video nella versione multimediale separata. Non so se porteranno a chissà cosa, ma avendo avuto dei maestri del calibro di Aloisi, Golini, Nastasi e Di Vincenzo dell’SC Adriatico Pescara (rigorosamente elencati secondo l’ordine temporale della nostra conoscenza), mi sono da sempre appuntato schemi, giocate, consigli, come un bravo scolaretto in una vecchia agenda consunta dagli anni, prefissandomi di mostrarla a “giovani” ed inesperti subbuteisti, come ero all’epoca. In Abruzzo abbiamo visto giocare i grandi del Club Dark Valley dell’Aquila ovvero i vari Gola, Antiga, Pesce, Pezzopane e seguendo i consigli dei più esperti e imparando dai più bravi Esposito, Catenacci, Sbaraglia a Chieti o Marano, Pontano, Dogali a Pescara, qualcosa uno avrebbe dovuto pur imparare anche se quelli erano altri tempi, eppure anche il grande Beverini anticipava i tempi. Di certo leggendo ora i miei appunti, nessuno diventerà un campione di Calcio da tavolo, ci vorrà ben altro, ma il mio vuole essere un piccolo contributo al nostro “giochino” o hobby-sport.
Se interessati contattateci.
Qui di seguito l'indice.
P.S.: Dimenticavo ogni due anni invieremo degli aggiornamenti. Ogni DVD ha un codice univoco che verrà richiesto per l'invio dell'aggiornamento appena ultimato e lanciato.
INDICE
1. Breve storia del calcio da tavolo abruzzese
2. Ma che cos’è, o meglio che cosa è stato per noi, il Subbuteo?
3. Il formatore e il nuovo progetto per l’insegnamento
4. Elementi di base: La superficie di gioco, la squadra e l’atteggiamento tattico
5. Schemi di gioco offensivo
6. Allenamento: Il controllo di palla
7. Allenamento: La sensibilità nel tocco
8. Allenamento: La difesa
9. Allenamento: Il blocco nel calcio da tavolo
9.1 Il blocco offensivo
9.2 Il blocco difensivo
9.3 La marcatura a scalare
10. Allenamento: Il taglio
11. Esercitazioni
12. Movimenti d’attacco
13. Aspetto fisico e mentale
14. Tecniche di gioco: Il tocco e il taglio
14.1 Scambio dell’effetto
14.2 Il colpo a punta di dito
15. Lo spinning
16. Il dosaggio dell’effetto
17. Forza e velocità
18. Principi di gioco
18.1 Efficaci contromosse
18.2 Il controllo della propria base
19. Movimenti offensivi
20. Entrate di gioco
21. Attacco e possesso palla
22. Dribbling
23. Controllo del centrocampo
24. Azione da centrocampo
25. Rimessa dal fondo
26. Calcio d’inizio
27. Calcio d’angolo
28. Falli laterali
29. Contromosse
30. Possesso di palla: Training
31. Tempi e smarcamenti
32. Situazioni di gioco (allenamenti)
33. Allenare la difesa
34. Allenare il portiere
35. Allenare l’attacco
36. Allenamenti sugli agganci
37. Allenamenti sui tiri
38. Psicologia dello sport e allenamento mentale
39. Preparazione fisica / ansia
40. Possesso palla
41. Il gioco
42. I bambini e l’insegnamento

venerdì 11 marzo 2011

SELEZIONI REGIONALI PER I CAMPIONATI ITALIANI 2011


SELEZIONI REGIONALI PER I CAMPIONATI ITALIANI 2011

Sabato 20/03/2011, presso il Palastaccioli a Manoppello Scalo


Si rende noto che Il Brasilia Calcio Tavolo Chieti organizza il torneo che si svolgerà seguendo i criteri dettati dal regolamento regionale e dell’handbook Italia attualmente in vigore. Saranno disputate le selezioni per le categorie open, veteran, Under 12, Under 15 e Under 19.

INFO: pungolonews@yahoo.it o brasiliachieti@gmail.com http://www.subbuteobrasilia.blogspot.com/.


Il raduno è previsto alle ore 09:00, inizio torneo ore 10:00

lunedì 18 gennaio 2010

Memorial "Luciano Novembrini" a Chieti



Memorial "Luciano Novembrini" a Chieti

CHIETI - La ASD Brasilia Calcio Tavolo vi invita tutti a Chieti per il 1° Torneo Satellite di prima fascia, valido per il rancking nazionale, “Memorial Luciano Novembrini” di Calcio da Tavolo, domenica 31 gennaio alle ore 9:00, presso l'Istituto Comprensivo, Scuola Materna Sant’Andrea, V Circolo Didattico, in Via Brigata Maiella, 15 66100 CHIETI. La partecipazione è aperta a tutti i giocatori regolarmente tesserati alla F.I.S.C.T. Le discussioni sul TORNEO saranno presenti sul sito http://www.subbuteoforum.it/ nella sezione tornei e campionati. (CONTINUA...)

domenica 15 novembre 2009

AIUTATECI A BUTTARLI NELLA SPAZZATURA


VACCINO A1H1N1 PRESENTE IN EUROPA E ARRIVATO GIA' IN ITALIA. Virus ad alta "morbilità", ecco perchè.
I vaccini sono sempre stati fatti cosi perchè è solo cosi che si possono fare altrimenti nisba... per il resto sono baggianate...e ve lo dice chi lavora nel campo.. non vaccinatevi ma occhio che anche se è una influenza ci sono persone che è meglio che si vaccinino (anziani, minori, soggetti a rischio per malattie debilitanti ecc)... a Napoli si muore solo perchè (guarda caso) sono le complicanze SECONDARIE al vaccino ad uccidere e non il virus, ma è il virus a portare tali complicanze indi traetene le conclusioni.. Molti hanno esagerato l'allarmismo e che di sicuro c' è chi ci mangia sopra ma questa decisione di vaccinare tanta gente è di carattere purtroppo estremamente logico anche se tirata agli eccessi: H1n1 è un virus ad alta morbilità e bassa mortalità (quindi si diffonde tanto ma uccide poco). Quindi se ci fermiamo qui le considerazioni fatte sul non vaccinarsi parrebbero giuste. tuttavia perchè allora si spinge sulla vaccinazione:1) proprio perchè è altamente diffusibile il virus: ovvero una normale influenza ha un solo picco che cresce velocemente e altrettanto velocemente si spegne mentre non è cosi x h1n1.. diffusione esponenziale su tutto il territorio… questo comporta la maggior facilita per soggetti a rischio di essere colpiti con quindi maggior rischio di aumento del numero di morti (+ gente viene colpita maggiore è la probabilità che qualcuno muoia) ma SOLO PER LE COMPLICAZIONI SECONDARIE... 2) vaccinare a tutto spiano inoltre crea una sacca di resistenza impedendo che il virus si diffonda nelle aeree a rischio ovvero quelle delle popolazioni povere (una sorta di scudo insomma) perchè , mentre in Italia si combatte con successo la complicazione con antibiotici e quanto di altro si ha, immaginate se il virus arriva in africa senza essere stato "filtrato" da noi... una catastrofe.3) pericolo di ricombinazione genetica con virus influenzale : ovvero che i due si accoppino e nasca una nuovo virus altamente diffusibile e con maggior mortalità... se sei vaccinato o da uno o dall'altro il rischio si riduce...4) è raro morire solo per il virus (ma non impossibile) perchè esso apre solo la strada a infezioni batteriche la cui portata è maggiore se l'aggressività del virus è ad alti livelli... questo è un rischio quindi non solo per i soggetti gia debilitati ma anche per una grande fetta della popolazione che dall'influenza normale non ha nulla da temere...

domenica 20 luglio 2008

Rosciano si rifiuta?

Rosciano si rifiuta?

Nascosti qua e la cumuli di rifiuti, all'ombra di pinetine "incontaminate" o sotto la frescura dell'erba. Non è tutt'oro quel che riluce. Ma il vero problema allora non sono le Autorità preposte, il Comune, ecc, ma a volte i cittadini stessi. I rifiuti, sono dentro di noi...

lunedì 19 maggio 2008

I TERMODISTRUTTORI


Termovalorizzatori: non distruggono i rifiuti ma li trasformano in ceneri, scorie ed emissioni tossiche.



Negli ultimi trent’anni abbiamo assistito ad una crescente e smisurata produzione di rifiuti indice di una società sempre più orientata verso i consumi. La gestione dei rifiuti è diventata un problema ambientale tangibile ovunque, soprattutto nei paesi in via di sviluppo spesso oggetto di importazioni illegali di rifiuti e di tecnologie produttive ad alto impatto sanitario ed ambientale. Molti governi europei, fra cui l’Italia, promuovono l’incenerimento come soluzione all’emergenza rifiuti e incentivano, attraverso contributi economici e facilitazioni amministrative (come le procedure semplificate), la costruzione di nuovi termodistruttori. Questa politica di gestione dei rifiuti contrasta le indicazioni della Comunità europea che prevedono, invece, una serie di linee di intervento, recepite a livello nazionale dal decreto Ronchi (1997), quali:

Ø prevenzione

Ø riutilizzo

Ø riciclo

Ø recupero di materia e poi di energia

Gli inceneritori, o termodistruttori, sono impianti di smaltimento che bruciano i rifiuti allo scopo di ottenerne una riduzione in peso e in volume. In realtà la fisica insegna che la materia non può essere né creata né distrutta e durante la combustione essa semplicemente si modifica. I termodistruttori non distruggono i rifiuti ma li trasformano in ceneri, scorie ed emissioni tossiche. Oltre a non risolvere il problema delle discariche, perché le ceneri dovranno essere a loro volta smaltite in discariche per rifiuti speciali, gli inceneritori non fanno fronte nemmeno all’emergenza rifiuti (in quanto la costruzione di un impianto richiede anni di lavoro) e, soprattutto, vanno contro ogni forma di prevenzione dei rifiuti. Tutti i tipi di inceneritori bruciano i rifiuti immessi ma rilasciano numerosi composti inquinanti nell’ambiente, sia sotto forma solida che gassosa. Questi impianti come soluzione allo smaltimento dei rifiuti:
§ Pongono un rischio sanitario - Molti degli inquinanti emessi come le diossine e i furani sono composti cancerogeni e altamente tossici.

§ Pongono un rischio ambientale - Le sostanze contaminanti emesse da un inceneritore per via diretta o indiretta inquinano l’aria, il suolo e le falde acquifere.

§ Non eliminano il problema delle discariche - Nonostante la diminuzione di volume dei rifiuti prodotti, il destino delle ceneri e di altri rifiuti tossici prodotti da un inceneritore è comunque lo smaltimento in discarica per rifiuti speciali, più costose e pericolose.

§ Non servono a risolvere le emergenze - La costruzione di un impianto di incenerimento richiede diversi anni di lavoro (almeno 4-6 anni) e pertanto non può essere considerato una soluzione all’emergenza per i rifiuti.
§ Richiedono ingenti investimenti economici - Sono impianti altamente costosi (almeno 60 milioni di euro) e a bassa efficienza che necessitano di un apporto di rifiuti giornaliero e continuo, in netta opposizione ad ogni intervento di prevenzione della loro produzione e pericolosità, principi che sono alla base della gestione dei rifiuti dell’Unione europea.
§ Disincentivano la raccolta differenziata - Questo sistema di raccolta in Italia si aggira intorno al 13 %, una percentuale irrisoria la cui crescita sarà fortemente penalizzata se la gestione dei rifiuti prenderà la via della combustione.
§ Non creano occupazione - La costruzione e l’esercizio di un impianto determina un livello occupazionale inferiore al personale impiegato nelle industrie del riciclaggio dei materiali pubbliche e private che potrebbe offrire dai 200.000 ai 400.000 posti di lavoro nell’Unione europea.

§ Non garantiscono un alto recupero energetico - Il risparmio di energia che si ottiene dal riciclare più volte un materiale o un bene di consumo è molto superiore all’energia prodotta dalla combustione dei rifiuti. La plastica, che rappresenta circa l’11% in peso dei rifiuti urbani, è l’unica frazione merceologica la cui combustione è più vantaggiosa del riciclaggio: ciò è dovuto al suo elevato potere calorifico (ottimo per il processo di incenerimento) e allo scarso valore commerciale della plastica riciclata (un materiale plastico riciclato, infatti, può essere utilizzato una sola volta ed esclusivamente in applicazioni minori, come l’arredo urbano, fibre tessili e materiali per l’edilizia). Riciclare e compostare i rifiuti è un approccio più sostenibile rispetto a quello dello smaltimento, può ridurre i costi di gestione e creare posti di lavoro. I programmi di riciclaggio andati a buon fine in città del Canada, dell’Australia e del Belgio hanno portato a riduzioni dei rifiuti urbani fino al 70%. Fino a quando l’incenerimento sarà considerato come una soluzione alla crisi dei rifiuti, l’industria non sarà spinta verso la progettazione e la produzione di beni di consumo che non contengano sostanze chimiche tossiche. I rifiuti potrebbero essere riutilizzati, riciclati e compostati in condizioni di sicurezza garantendo in tal modo una soluzione sostenibile ad un problema globale, in linea con una visione progressiva di una società che produca Zero Rifiuti.

RICICLIAMOLI!!!!!!!!!!!!!!!!!!

I rifiuti siamo noi!

I rifiuti siamo noi!
rifiuti abbandonati sulla strada

ROSCIANO SI RIFIUTA!

La peste del secolo: la DIOSSINA